Luca Morisi ha dato “piena disponibilità a chiarire tutti gli aspetti della vicenda", che lo coinvolge, nella “piena convinzione della irrilevanza penale della sua condotta”, in quanto “non ha mai posseduto il flacone contenente il liquido oggetto degli accertamenti".

Sono le parole di Fabio Pinelli, avvocato dell’ex social manager della Lega e spin doctor di Matteo Salvini, coinvolto a Verona in un’inchiesta per droga.

Il legale ha anche spiegato che “allo stato non risulta coinvolto alcun 'quarto uomo' e, anzi, dagli atti nella legittima disponibilità della difesa, risulta sottoposta a indagine solo un'ulteriore persona oltre a Morisi". 

GLI INQUIRENTI – Si parla di una persona di nazionalità rumena, ma il procuratore di Verona Angela Barbaglio smentisce l’indiscrezione, precisando che “non c'è allo stato attuale un secondo indagato" e che, anzi, "assolutamente, l'unico indagato è Luca Morisi, nessun altro per questo procedimento".

Intanto, procedono le analisi sulla composizione chimica della droga “liquida” oggetto delle indagini, partite lo scorso agosto dal racconto di due giovani. 

IL RACCONTO  – Uno di loro, un 20enne romeno, ha riferito in alcune interviste cosa sarebbe accaduto la scorsa estate durante l’incontro con Morisi. “Quella notte mi ha distrutto la vita”, ha spiegato. “Eravamo in tre nella cascina – ha aggiunto ancora il giovane, che sarebbe rientrato ora in patria – con me anche un mio amico connazionale, siamo stati contattati via web. Sono un modello ma per necessità faccio anche l'escort. Il compenso era di 4mila euro per una giornata. A un certo punto mi sono sentito molto male a causa delle sostanze assunte, sono scappato dall'abitazione e ho chiamato i carabinieri". Quanto alla droga: “Non l’ho portata io”, ha confermato il giovane. 

LA FAMIGLIA – In queste ore hanno commentato la vicenda anche i famigliari di Morisi, che hanno fatto sapere: "Nessuna violenza, nessuna costrizione, nessuna certezza sull'origine del flacone con il liquido, nessun quarto uomo: le parole del giovane intervistato da alcuni quotidiani confermano che Luca Morisi non ha commesso reati e ora è vittima di una campagna mediatica guardona e di pettegolezzi di un ragazzo che cerca pubblicità o soldi facili". 

(Unioneonline/l.f.)

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