Milano, ecco il nuovo reparto anti-Covid dell'ospedale Sacco. C'è anche un po' di Sardegna
La struttura all'avanguardia realizzata con la donazione di 3 milioni da una joint venture di cui fa parte ImmobiliarEuropea di Sergio ZunchedduC’è anche un po’ di Sardegna nel nuovo reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sacco di Milano, inaugurato questa mattina, che sarà punto di riferimento nazionale e internazionale per la gestione dei pazienti più critici affetti da Covid-19.
La struttura, realizzata in soli 60 giorni dalle stesse maestranze delle aziende coinvolte, è stata realizzata grazie alla cospicua donazione di 3 milioni di euro da Ceetrus Italy, in cordata con ImmobiliarEuropea dell’imprenditore Sergio Zuncheddu e Sal Service, tramite la joint venture Merlata Sviluppo.
Al taglio del nastro erano presenti il viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni, in rappresentanza del premier Conte, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Giulio Gallera.
Presente anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti, che nel suo intervento ha ringraziato a nome della giunta Sala tutti coloro che si sono spesi per portare a termine l’opera “in tempi record”, in particolare le maestranze, messe anch’esse a disposizione dai partner di Merlata Sviluppo.
Una cerimonia nel rigido rispetto delle regole anti-coronavirus (mascherine e distanziamento sociale), che ha svelato il nuovissimo padiglione con dieci posti letto progettati per la cura dei pazienti con patologie infettive ad elevata diffusibilità e pericolosità oppure immunodepressi.
Nel dettaglio, è stato spiegato alla cerimonia di presentazione, “sei stanze di degenza isolate da zone filtro garantiscono invece il massimo livello di bio-contenimento, grazie ad un modernissimo e sofisticato sistema di ricambio d’aria che mantiene l’ambiente costantemente a pressione negativa o positiva, a seconda delle necessità sanitarie, proteggendo così sia i pazienti che gli operatori sanitari. La pressione negativa consente infatti all’aria che entra di venir aspirata, in maniera tale che i droplet vengano rimossi”.
Gli altri quattro posti letto, invece, "saranno dotati di flussi laminari e disposti in un open space flessibile. All’interno dell’area intensiva è stata realizzata una emergency room schermata che consente l’uso dell’intensificatore di brillanza, dove sarà possibile effettuare manovre invasive, piccoli interventi e procedure diagnostiche senza la necessità di trasferire un paziente infetto fuori dalla rianimazione ed evitando così di contaminare altre aree dell’ospedale”.
Accanto all’area protetta di degenza sono stati ristrutturati e ampliati tutti i locali di supporto (spogliatoi, bagni, docce) che permetteranno il passaggio di oltre 80 operatori fra medici, infermieri e professionisti in formazione.
La nuova sala di terapia intensiva sarà inoltre dotata di sistemi di accessi con porte automatiche interbloccate a tutela degli ambienti per la protezione delle degenze.
“L’inaugurazione di oggi – spiega Marco Balducci - General manager Ceetrus Italy - ci rende particolarmente orgogliosi perché abbiamo realizzato in tempi record una struttura di terapia intensiva per tutti i cittadini milanesi e lombardi. Se rispetto a due mesi fa siamo fuori dall’emergenza della pandemia, l’evento di oggi è un chiaro segnale di ottimismo per il futuro. Milano potrà contare su una struttura di eccellenza che potrà essere utilizzata per affrontare altre eventuali emergenze sanitarie. Vorrei - continua Balducci- ringraziare tutti coloro che senza risparmiarsi hanno contribuito alla realizzazione di questo importante traguardo”.
Ciliegina sulla torta, davanti al reparto è stata collocata un’opera realizzata dallo stilista algherese Antonio Marras, anch’egli presente alla cerimonia, che si è detto “onorato” di aver potuto dare il proprio contributo artistico, voluto dall'imprenditore Zuncheddu col quale ha collaborato anche a diverse iniziative per L'Unione Sarda.
“Siamo molto grati a Ceetrus e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo reparto in tempi record – ha detto Alessandro Visconti, direttore generale di Asst Fatebenefratelli Sacco. “D’ora in poi – ha aggiunto, grazie a questa grandiosa iniziativa di solidarietà, il Sacco e i suoi pazienti avranno a disposizione un padiglione all’avanguardia in grado di rispondere, oggi e negli anni a venire, alle emergenze sanitarie, anche le più impegnative”.
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IL TOTEM DI MARRAS:
Luigi Barnaba Frigoli
Angelica D’Errico
(Unioneonline)