Migranti, un business per chi li ospitaL'Onu: 2000 morti. Alfano va a Bruxelles
Emergenza immigrazione e ipotesi exit strategy da Mare nostrum saranno oggi sul tavolo del vertice a Bruxelles tra Alfano e il commissario europeo Malmstroem. Un'emergenza che ha toccato da vicino anche la Sardegna con le vicende legate al "caso-Sadali".Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'Italia non sia lasciata sola, incalza l'Onu. Dall'inizio dell'anno in 1.900 sono morti nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere irregolarmente l'Europa, secondo l'Unhcr.
MIGRANTI, IL BUSINESS - Con la protesta di Sadali anche la Sardegna ha fatto da vicino i conti con l'emergenza-migranti, in una storia pasticciata che - a guardare l'epilogo della vicenda - di risolutivo ha avuto ben poco. Ma come funziona? Spiega l'inchiesta de L'Unione Sarda oggi in edicola in un articolo firmato da Cristina Cossu: le prefetture chiedono le manifestazioni di interesse (l'appalto più recente nelle quattro dell'Isola è di inizio estate), ricevono le offerte e compilano le liste in ordine decrescente di prezzo. Volta per volta, quando il ministero fa gli smistamenti nel territorio, i funzionari inviano alle varie destinazioni fino a esaurimento. Ci sono le società che gestiscono i grossi Centri, le cooperative, le associazioni di volontariato. Poi anche gli alberghi, gli agriturismo, i bed and breakfast. Prendono una media di 35 euro al giorno a persona e spesso sopravvivono soltanto grazie ai richiedenti asilo che, se non scappano e decidono di aspettare buoni buoni l'esito delle domande di regolarizzazione, possono soggiornare anche quattro, cinque mesi. La burocrazia è infinita, e se la risposta è no sono pure ammessi i ricorsi, così i tempi si dilatano ulteriormente e le strutture (o le associazioni) incassano.
E così l'anno scorso la Regione (il dipartimento protezione civile, con fondi del ministero) ha liquidato oltre 6 milioni e mezzo di euro per l'emergenza immigrazione dal Nord Africa del 2012. Nell'elenco dei beneficiari ci sono enti pubblici, la Caritas, diverse onlus, consorzi, istituti religiosi, farmacie, la Telecom, agriturismo e mini hotel, da Tonara a Ula Tirso, da Aritzo a Vallermosa.
OGGI INCONTRO A BRUXELLES - Sul fronte nazionale intanto, si è tenuto ieri il "tavolo tecnico" Ue-Frontex-Italia, una riunione in qualche modo preparatoria al vertice tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstroem, in programma a Bruxelles e dal quale si attendono decisioni politiche. Le sue proposte il ministro Alfano le ha illustrate ieri al capo dello Stato Giorgio Napolitano, il quale ha espresso "vivo apprezzamento". E sul vertice di oggi non potrà non pesare il richiamo dell'Onu a non lasciare l'Italia "da sola": "Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti", ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, secondo cui "ci dovrebbe essere uno sforzo internazionale", sia a sostegno delle nazioni che ricevono i migranti, sia perché "tornino condizioni di pace e prosperità nei loro Paesi di origine".