Migranti, Salvini teme la rotta balcanica. "Sigilliamo frontiere a est", e non esclude un muro
Si è riaperta la rotta balcanica, si intensificano gli arrivi via terra di migranti dalla Slovenia al FriuliNon solo il Mediterraneo e le partenze dalla Libia. Un altro fronte preoccupa Matteo Salvini sul tema immigrazione, ed è la riapertura della rotta balcanica, con gli ingressi dalla Slovenia al Friuli. I flussi migratori sono ricominciati anche su quel versante: attraverso Bosnia, Croazia e Slovenia, i migranti raggiungono il nostro Paese.
Se per dimunuire gli arrivi via mare la soluzione del ministro è quella di impedire l'accesso alle acque italiane alle navi dell ong, per fermare il flusso via terra bisogna riprendere i controlli alle frontiere. E, nel caso, realizzare un muro alla Trump, come ha ipotizzato Salvini.
"I muri non mi piacciono e spero che le pattuglie miste tra Italia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia siano sufficienti per bloccare i trafficanti di esseri umani", ha precisato.
Pattugliamenti misti che prenderanno il via il 1 luglio lungo la comune fascia di confine delle province di Trieste e Gorizia sul versante italiano, di Koper e Nova Gorica su quello sloveno. Il Viminale ha fatto sapere che il personale che verrà impiegato nei servizi ha già effettuato un training operativo e condiviso le tecniche da adottare.
Insomma: "Dopo aver chiuso i porti - dichiara Salvini - ora sigilliamo le frontiere a Est. Presto incontrerò Massimiliano Fedriga (governatore leghista del Friuli, ndr) per studiare ulteriori soluzioni".
Sul muro per ora ha frenato, ma è un'opzione non esclusa. Se non dovessero funzionare i pattugliamenti misti.
(Unioneonline/L)