Migranti, approvato il nuovo decreto. Più centri per il rimpatrio e sentenze più rapide
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La Camera dei deputati ha approvato oggi la conversione del decreto in materia di protezione internazionale e contrasto all'immigrazione, con 240 Sì, 176 No e 12 astenuti.
"Parlamento approva le nuove norme su #immigrazione", scrive il premier Paolo Gentiloni su Twitter. "Tempi più rapidi per diritto asilo. Strumenti più efficaci per accoglienza e integrazione".
Ma cosa prevede nel dettaglio il decreto approvato il 29 marzo dal Senato e su cui il governo ha posto la fiducia, votato oggi dalla Camera?
Tra i punti salienti figurano l'istituzione in tutti i tribunali distrettuali, cioè quelli che hanno sede nel capoluogo del distretto di corte d'appello, di sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea, oltre all'abolizione del grado di giudizio nei ricorsi contro il No all'asilo, al superamento dei vecchi Cie (i centri di detenzione temporanea) e alla possibilità di lavoro volontario e gratuito per i richiedenti asilo.
È prevista inoltre l'introduzione delle nuove tecnologie nel procedimento, come per esempio l'utilizzo della posta elettronica certificata nelle notificazioni e delle videoregistrazioni nei colloqui personali dei richiedenti asilo.