Il boss Matteo Messina Denaro, ricoverato nel reparto detenuti dell'ospedale de L'Aquila, è in coma irreversibile, con i medici pronti a sospendere l'alimentazione. 

Le condizioni del superboss della mafia, malato terminale di tumore al colon, si sono aggravate giovedì, quando ha avuto un grave sanguinamento per poi essere colpito da un collasso con i parametri vitali compromessi.

Nel suo testamento biologico avrebbe rifiutato l’accanimento terapeutico. Al suo capezzale ci sarebbe la figlia. 

L'ultima "primula rossa" di Cosa Nostra, 60 anni, arrestata il 16 gennaio, si era reso irreperibile subito dopo la cattura di Totò Riina.

Il “fantasma” di Messina Denaro era inseguito da una montagna di mandati di cattura e di condanne all'ergastolo per associazione mafiosa, omicidi, attentati, detenzione e trasporto di esplosivo.

Nei più gravi fatti criminali degli ultimi trent'anni, a cominciare dalle stragi del '92 in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è stata riconosciuta la sua mano. Lui stesso, del resto, si vantava di avere "ucciso tante persone da riempire un cimitero".

(Unioneonline/l.f.)

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