Si è buttata dalla finestra per sfuggire dalle angherie del marito, che la aveva rinchiusa – a chiave – in casa, procurandosi fratture in tutto il corpo. 

Il gesto estremo, quasi una ricerca disperata della libertà negata, è stato compiuto da una donna di Reggio Emilia. Segregata nella camera da letto al grido di «Ti sfregio con l'acido, ti faccio a pezzettini, ti voglio morta» ha deciso di lanciarsi dal secondo piano della sua abitazione, procurandosi fratture a una mano, alla colonna vertebrale e ai piedi.

Immediata l’applicazione del braccialetto elettronico all’uomo al quale è stato disposto anche il divieto di avvicinamento alla vittima (dovrà starle lontano almeno 2 chilometri). La donna avrebbe raccontato ai militari le vessazioni fisiche e psicologiche subite per oltre un anno da quello che è poi diventato il suo aguzzino: le avrebbe impedito di andare al lavoro o di uscire con le amiche, installando anche un Gps sull'auto per controllare i movimenti.

(Unioneonline/v.f.)

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