Il tribunale di Roma ha condannato a 30 anni di carcere Francesco Carrieri per aver ucciso nel sonno la compagna Michela Di Pompeo, 47 anni, insegnante di di tedesco alla Deutsche Schule della Capitale.

Il fatto risale al primo maggio del 2017 ed è avvenuto nell'appartamento in cui viveva la coppia, in via del Babuino.

La donna è stata soffocata mentre dormiva e poi sfigurata con un manubrio da palestra di cinque chili sferrato più volte sulla testa e sul viso.

Il 57enne, di professione direttore di banca, è stato dichiarato colpevole dei reati di omicidio volontario, dopo aver ottenuto il rito abbreviato.

Sembra che abbia agito perché temeva di essere lasciato dalla convivente.

Inizialmente una prima perizia aveva dimostrato la seminfermità mentale dell'imputato, mentre un successivo esame - eseguita su richiesta della parte civile - aveva riconosciuto "la capacità di intendere e di volere dell'uomo al momento del fatto".

Il giudice ha anche disposto a carico di Di Pompeo il sequestro del tfr e dei conti correnti bancari in vista di un risarcimento danni da destinare al fratello e ai genitori della vittima, che dovrà essere definito in sede di processo civile.

(Unioneonline/F)

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