Una fornitura di mascherine Ffp2 rosa sta avvenendo in numerose questure italiane, tra cui Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa e Venezia. Lo segnala il sindacato Sap definendole “indecorose”.

Il Sap chiede "un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di colore diverso" dal rosa, che "risulta eccentrico rispetto all'uniforme e rischia di pregiudicare l'immagine dell'Istituzione".La rilevanza "delle funzioni svolte dalla Polizia di Stato - sottolinea - impone all'Amministrazione di preservare il decoro dei propri operatori". 

E scoppia la polemica, con il Silp-Cgil che non si dice assolutamente d’accordo con i colleghi. “Forse sarebbe il caso di occuparsi di cose più importanti, di cui le Forze di Polizia, e la Polizia di Stato in particolare, avrebbero bisogno (stipendi adeguati, personale, mezzi, ecc.) per affrontare al meglio le diverse istanze di sicurezza che provengono dalla società civile", afferma Michele Tarlao del Dipartimento Sicurezza sui Luoghi di Lavoro nazionale del sindacato di polizia Silp Cgil.

Per il sindacato, la protesta contro il colore "è fortemente legata agli stereotipi, alle rappresentazioni culturali, alle abitudini e alle mentalità chiuse e maschiliste che resistono forti anche nel nostro Paese".

LA POLITICA – Non gradisce il rosa neanche Fratelli d’Italia. "Trovo giusta la protesta dei sindacati di Polizia che si sono schierati contro la decisione della struttura commissariale per la gestione dell'emergenza Covid di assegnare mascherine rosa agli agenti in servizio. Non è certo un problema di colore ma è necessario che anche i dispositivi di protezione individuale, che sono oggi obbligatori, siano adeguati e consoni alla divisa. Un'istituzione così importante merita rispetto", dichiara il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida.

"Fratelli d'Italia trova inaccettabili e irrispettose le forniture di mascherine Ffp2 di color rosa inviate alle donne e agli uomini delle Forze dell'ordine di diverse province italiane. Così come l'uso dell'uniforme è regolamentato e deve rispondere a criteri di decoro, sobrietà, altrettanto vale per gli accessori che vengono indossati durante il servizio. Vorremmo capire come sia stato possibile inviare queste forniture che mancano di rispetto verso l'Istituzione soprattutto in un contesto storico nel quale ci sono spesso pregiudizi verso le nostre donne e i nostri uomini in divisa", si legge in una nota di Emanuele Prisco, deputato che ha annunciato un’interrogazione in merito al governo.

(Unioneonline/L)

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