Dopo l'ok arrivato dalla questura nel tardo pomeriggio di ieri, in una Macerata blindata è cominciata la manifestazione antirazzista e antifascista promossa dai centri sociali a seguito del raid razzista dello scorso sabato quando Luca Traini, 28enne vicino agli ambienti di estrema destra, ha sparato e ferito sei migranti.

Sono circa 15mila le persone che hanno partecipato, provenienti da tutta Italia.

Gli abitanti della città marchigiana temevano disordini e alcuni commercianti delle vie toccate dal corteo hanno deciso di tenere chiusi i loro negozi.

Il sindaco Romano Carancini, che aveva chiesto ma non ottenuto l'annullamento dell'iniziativa, ha disposto la chiusura delle scuole e il fermo dei mezzi pubblici. Condivide, ha detto, i motivi alla base dell'evento, ma non la scelta dei tempi. "Col cuore - ha spiegato - oggi sarò in piazza, ma, per coerenza, riconfermo che la città ha bisogno di respirare".

Hanno aderito i partiti di sinistra Potere al Popolo e Rifondazione comunista, e le associazioni Libera, Arci ed Emergency, mentre esponenti del Partito democratico stanno organizzando una manifestazione a Roma per il 24 febbraio.

Per Anpi ha partecipato la sezione romana, in dissenso con il direttivo nazionale.

La manifestazione si è conclusa in modo pacifico, come promesso dai promotori, ma un evento ha rovinato il clima sereno. Un gruppo di manifestanti ha intonato cori contro le foibe: "Cori scandalosi, calpestano morti innocenti e tradiscono gli ideali della Resistenza", ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che proprio oggi ha partecipato alle celebrazioni del Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza.

Il coro, isolato, non è stato ripreso dal resto dei manifestanti. Oltre ai fascisti, i bersagli prediletti dei movimenti sono stati il Pd di Matteo Renzi e il ministro dell'Interno, Marco Minniti, definito "uomo della destra", "la testa d'uovo che fa sfilare i fascisti".

GLI SCONTRI - Sono degenerati in scontri, invece, il corteo antifascista a Piacenza, e i due ritrovi paralleli di Casapound-Forza Nuova e antifascista a Torino, finiti con un arresto.

Pacifico invece il corteo a Milano, dove è intervenuta anche la presidente della Camera, Laura Boldrini.

(Unioneonline/F-D)

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