L'ultima lettera di Sammy Basso: «Mi spiace non potervi consolare, amate chi vi sta vicino»
Il ventottenne affetto da progeria, deceduto a 28 anni, aveva chiesto che il testo fosse letto solo dopo la sua morte: «Ricordatemi pregando, ma anche bevendo un bicchiere di vino»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, e due cose non mi piacevano: non poterci essere e non poter consolare chi avrebbe partecipato».
Lo scrive in una lettera redatta nel 2017 Sammy Basso, il ricercatore veneto affetto da progeria morto a 28 anni domenica scorsa, con la richiesta specifica che fosse aperta solo nel momento della sua morte.
Le parole sono state lette dal vescovo di Vicenza monsignor Giuliano Brugnotto, durante l'omelia del funerale. «Ricordatemi pregando ma anche bevendo un bicchiere di vino, facendo festa», scrive Sammy, «Se potessi tornare indietro vorrei ancora essere al vostro fianco. Sappiate che ho vissuto la mia vita felicemente, da essere umano. Non ho perso la mia battaglia contro la malattia, perché non c'è stata nessuna battaglia».
Ciò di cui «non mi pento è di aver amato tanto, per cui amate chi vi sta attorno», conclude, «perché i nostri compagni di viaggio sono quanto di più positivo ci possa accadere...e sappiate che è stato un piacere percorrere la vita con voi».
(Unioneonline)