Schiacciamento del torace (politrauma fratturativo toraco-polmonare).

Così è morta, sul colpo, Luana D'Orazio, l'operaia di 22 anni deceduta il 3 maggio a Montemurlo (Prato) risucchiata in una macchina tessile nella ditta in cui lavorava.

L'esame, eseguito dal medico legale Luciana Sonnellini, è stato affidato dalla procura di Prato e si è svolto oggi, presenti i consulenti degli indagati dell'inchiesta per omicidio colposo, cioè la proprietaria dell'azienda e il manutentore. Gli accertamenti procedono sullo stato dei sistemi di sicurezza del macchinario.

 I FUNERALI – Mentre sono in corso le indagini sull’incidente, sono stati fissati i funerali che si terranno lunedì alle 15 nella chiesa del Cristo risorto Spedalino Agnelli, ad Agliana, in provincia di Pistoia.

"Sono in corso i preparativi per la cerimonia, sarà celebrata dal vescovo di Pistoia Fausto Tardelli", spiega don Anthony Menem, che guida la parrocchia in cui D’Orazio ha ricevuto la Comunione e la Cresima. "La ricordo bene, era una ragazza solare e timida", spiega il parroco. "Alla cerimonia saranno presenti anche la Protezione civile e le forze dell'ordine, oltre che diversi rappresentanti delle istituzioni come i sindaci di Pistoia e Montemurlo, il presidente della Toscana", conclude il prete. 

ANCHE MONICA GUERRITORE - Parteciperà anche l'attrice Monica Guerritore, in rappresentanza del mondo dello spettacolo: Luana sognava di fare l'attrice dopo aver fatto la comparsa nel film “Se son rose” di Leonardo Pieraccioni. Guerritore ha contattato la mamma della ragazza, Emma Marrazzo, e le ha scritto un messaggio di solidarietà, oggi pubblicato da La Nazione.

"Ho cercato il modo di poterle stare vicina il giorno del saluto - spiega Guerritore nel suo messaggio per la famiglia D'Orazio -. Ho parlato con sua madre, dolce e fortissima. Mi ha accolto, mi aspetta. Mi ha detto che 'Luana ne sarà tanto felice’". "Con me ci sarà simbolicamente il mondo al quale sentiva di appartenere - scrive Guerritore -, e a cui forse sarebbe appartenuta se le fosse stata data l'opportunità di sviluppare il suo talento, di studiare per farlo crescere". Pensando a Luana, "come in una macchina del tempo mi rivedo ragazzina piena di sogni anche io. Aspettative e, come tutti i giovani, custodi di un dono, un piccolo 'seme' che speri possa fiorire". E ancora, "Luana era un ragazza felice, aveva un compagno che amava, una madre che amava, un lavoro che pensava le stesse dando la tranquillità. La vita le aveva regalato un figlio da amare e lei era stata responsabile, matura. Ma sono sicura che dentro di sé conservasse il suo sogno, poco più di una intuizione, esile come una idea appena abbozzata, come un progetto ancora in formazione, come tutte le cose delicate. Quel segreto la faceva volare".

(Unioneonline/D)

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