Due indagini, tre procedimenti e due condanne arrivate con il patteggiamento per un totale di 13 mesi. Un’odissea lunga nove anni, tutto per uno scherzo a un amico.

Protagonista della storia un 46enne di Cremona, che ha sottoscritto a un amico – a sua insaputa – un abbonamento a Disney 313, la rivista a fumetti dedicata al rapporto tra Paperino e la sua mitica decappottabile rossoblù, la 313.

L’amico, coetaneo e cremonese anche lui, ha scoperto di essere abbonato quando la De Agostini gli ha mandato il primo numero di Paperino sollecitandone il pagamento.

L’uomo non sapeva che fosse l’amico e ha presentato una denuncia contro ignoti: ma non è stato difficile identificare il responsabile, l’operaio incensurato. Per questo motivo l’amicizia è andata in frantumi, il risarcimento di mille euro non ha ricucito i rapporti. La vittima dello scherzo non ha ritirato la denuncia e per l’operaio è scattato un procedimento con l’accusa di sostituzione di persona.

Così, per lo scherzo di Paperino, il 46enne ha patteggiato tre mesi di reclusione con pena sospesa e all’ormai ex amico ha dovuto versare anche 600 euro di spese legali.

Non finisce qui, perché per riemergere dai guai in cui si era cacciato l’autore dello scherzo ha assunto un avvocato che non poteva permettersi, così ha deciso di presentare un’istanza per il gratuito patrocinio e compilato l’autocertificazione. Altri guai, perché la Guardia di Finanza ha scoperto che l’uomo nell’autocertificazione aveva omesso uno dei tre lavoretti da operaio che svolgeva e dunque non aveva i requisiti per avere un avvocato pagato dallo Stato. Altro procedimento e nuovo patteggiamento di dieci mesi.

Se potesse tornare indietro a quel maledetto 2013, l’operaio sicuramente non avrebbe fatto quello scherzo.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata