Ladri di giornali digitali: nuova inchiesta
Anche le copie dell’Unione sarda diffuse illegalmente su WhatsappPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il fenomeno esiste ancora così come le conseguenze penali. Diffondere copie digitali dei quotidiani è illegale, ma anche scaricarli e inviarli a conoscenti su WhatsApp e Telegram. Gli agenti della Polizia Postale sono al lavoro per ricostruire l’attività portata avanti da qualcuno che, sfruttando degli abbonamenti digitali ad alcuni quotidiani, compresa L’Unione Sarda, e riviste li invia attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea.
Chi diffonde, ma anche chi scarica il “pdf” del giornale per poi farlo avere ad altre persone, rischia l’accusa di frode informatica o violazione del diritto di autore e ricettazione. Oltre a causare danni ingenti alle società editrici da sempre in prima linea nella battaglia contro i ladri di notizie. Le indagini Dal quartier generale della Polizia Postale fanno sapere che il fenomeno, rispetto al passato, è leggermente diminuito. Ma chi cerca di ottenere un tornaconto economico (con maggiori introiti pubblicitari o donazioni di denaro) diffondendo illegalmente le copie dei quotidiani è sempre in azione.
Come accaduto recentemente in un gruppo whatsapp cagliaritano con oltre cento iscritti: sono stati inviate le copie digitali di diversi giornali (in particolare de L’Unione Sarda) utilizzate in questo modo illegalmente da tutti, senza spendere un centesimo. La segnalazione agli esperti della Polizia Postale hanno fatto scattare le indagini: gli agenti sarebbero già risaliti all’abbonamento utilizzato per produrre poi le copie diffuse illegalmente. Da capire se il titolare dello stesso abbonamento sia anche l’autore dell’attività che che danneggia seriamente le società editoriali e il lavoro di giornalisti, fotografi, grafici, tecnici e personale amministrativo delle aziende, oppure sia vittima di un raggiro. Le responsabilità Ma chi corre rischi penali non è solo chi realizza la copia digitale diffondendola. Chi scarica e utilizza il pdf, senza dunque pagare quanto dovuto per l’acquisto del giornale digitale, può incappare in sanzioni amministrative ma anche in una denuncia penale. Anche perché spesso dopo aver scaricato la copia del quotidiano, questa viene inviata ad altre persone.
Alcuni anni fa proprio una querela presentata dal gruppo L’Unione Sarda aveva dato il via a una delle prime inchieste in Italia, ribattezzata “Breaking news” e portata avanti dalla Polizia Postale: due persone erano finite a processo e una terza aveva patteggiato.
E nei guai era finito anche chi aveva scaricato le copie digitali sfruttando il percorso illegale. Perché in tantissimi leggono i giornali e, soprattutto in Sardegna, L’Unione Sarda ma in molti tentano ogni via possibile per non pagarli, arrivando così a commettere un reato.