Molestata verbalmente dal professore del liceo che frequentava, in provincia di Siena. 

L’accusa, partita da una studentessa, è stata segnalata prima all’istituto stesso, che ha a sua volta avvisato la Procura.

La giovane, questo il suo racconto, avrebbe ricevuto apprezzamenti sessuali e insistenti da uno dei suoi docenti. Quindi si è rivolta all'avvocato Claudia Bini, legale del centro antiviolenza "Donna chiama donna" di Siena. E a quanto pare non era l’unica a subire le molestie.

L'associazione stessa ha reso noto che due anni fa, nel 2020, "alcune studentesse del liceo avevano realizzato e diffuso un video in cui si metteva in luce la violenza verbale e psicologica che si celava in espressioni di ‘catcalling’, senza fare accuse specifiche al docente".

"Quel video - spiega ora ‘Donna chiama donna’ - esprimeva il dolore e il disagio di quelle ragazze per le molestie che subivano da parte di un loro professore, tutte documentate, con battute a sfondo sessuale, apprezzamenti espliciti anche durante le interrogazioni, gesti e contatti fisici equivoci, commenti continui alle foto pubblicate sui social".

La vicepresidente dell'associazione, Rossana Salluce, ha voluto anche sottolineare il coraggio della ragazza "perché le studentesse più giovani non dovessero continuare a subire quelle stesse molestie, considerato che il docente, nonostante le nostre comunicazioni all'istituto, è sempre al suo posto".

L'associazione, tramite l'avvocato, il 27 gennaio ha inviato una pec oltre che al liceo anche alla direzione scolastica regionale e a quella provinciale evidenziando una diretta responsabilità della scuola nel caso non avesse "protetto i propri allievi” e invitando ad assumere tutte le misure necessarie per "tutelarli e punire il responsabile". Pochi giorni dopo è arrivata una lettera di altri 49 tra studenti e studentesse con lo stesso appello. A più di un mese di distanza, e dopo nuovi solleciti da parte dell'associazione, alla fine è arrivata la segnalazione da parte della scuola alla Procura. "Il professore è rimasto al suo posto - conclude l'associazione. - E chi ha subito le sue molestie si rammarica che in quella scuola abbiano finto di non vedere. Se la scuola fosse intervenuta per tempo, il professore si sarebbe fermato senza bisogno di azioni legali". 

(Unioneonline/D)

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