È stato un mix di droghe, alcol e metanfetamine a uccidere il rapper Cranio Randagio (vero nome Vittorio Bos Andrei) il 12 novembre scorso.

Questo il risultato degli esami tossicologici finiti nel faldone della Procura che indaga sulla morte del giovane, avvenuta al termine di un festino in un appartamento a Roma, zona Balduina.

Nessuna patologia congenita, quindi, e gli inquirenti continuano la ricerca delle persone che gli avrebbe ceduto le sostanze stupefacenti, anche sul registro degli indagati non compare ancora alcun nome.

I FAN ALLA CAMERA ARDENTE DI CRANIO RANDAGIO - VIDEO:

© Riproduzione riservata