L'indice Rt supera la soglia di guardia in Sardegna: è pari a 1,1
Cinque le Regioni in cui l'indice di trasmissibilità supera quota unoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In Sardegna l'indice di contagio Rt supera per la prima volta la soglia di guardia pari a uno, ed era prevedibile visti i dati degli ultimi giorni. E' quanto si evince dall'ultimo monitoraggio settimanale di Iss e ministero della Salute. Rt è pari a 1,1 nell'Isola e supera quota uno anche in Calabria (1,26), Campania (1,06), Liguria (1,11) e Umbria (1,24), mentre è pari a zero in Basilicata.
L'indice di trasmissibilità, avvertono Iss e ministero della Salute, va interpretato "con cautela" in questa fase dell'epidemia, perché si basa sui soli casi asintomatici. Dunque, "pur rimanendo l'indicatore più affidabile, potrebbe sottostimare la reale trasmissione del virus a livello nazionale". Per questo va interpretato "tenendo anche in considerazione il dato di incidenza".
L'indice di contagio a livello nazionale riferito al periodo 6-19 agosto è pari a 0,75, compreso in un intervallo che va da 0,52 a 1,24.
Nelle altre Regioni invece: Valle d'Aosta 0,75, Toscana 0,83, Sicilia 0,68, Veneto 0,84, Puglia 0,72, Trento 0,24, Piemonte 0,75, Bolzano 0,49, Molise 0,16, Marche 0,56, Lombardia 0,52, Lazio 0,42, Friuli 0,78, Emilia Romagna 0,53, Abruzzo 0,8.
I FOCOLAI ATTIVI - Il contesto nazionale è quello di 1.374 focolai attivi, di cui 490 nuovi, entrambi dati in aumento rispetto a 7 giorni fa quando erano rispettivamente 1.077 e 281.
Per la quarta settimana consecutiva (si parla dei dati dal 17 al 23 agosto) si registra un aumento dei casi, afferma Direttore Generale Prevenzione del ministero della Salute, sottolineando la "necessità di aderire alle raccomandazioni delle autorità".
L'aumento dei contagi, si legge nel documento del ministero della Salute e dell'Iss, comporta "un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti, se dovesse continuare l'aumento dei casi le loro capacità di risposta potrebbero essere messe a dura prova".
La maggior parte dei casi continua ad essere contratta su territorio nazionale, quelli importati dall'estero sono il 20,8% dei nuovi contagi diagnosticati nella settimana tra il 17 e il 23 agosto. Aumentano invece dal 2,3% al 15,7% i casi importati da altre Regioni o province.
POSITIVI SEMPRE PIU' GIOVANI - L'età media dei contagiati si abbassa di settimana in settimana, nell'ultima è di 29 anni, questo perché il virus circola con maggiore frequenza "in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali e dei luoghi di aggregazione e di aumentata mobilità". Molti i casi "legati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero". Al diminuire dell'età diminuisce anche la gravità clinica dei casi diagnosticati, nella maggior parte asintomatici.
Il 36% dei casi diagnosticati nell'ultima settimana sono stati identificati tramite screening, il 32% tramite contact tracing, il 27% in quanto sintomatici, del restante 5% non è stata riportata la ragione dell'accertamento diagnostico.
ELEVATO NUMERO DI NUOVI CASI - In sedici Regioni e province autonome c'è un aumento del numero dei casi rispetto alla settimana precedente, e "non può essere attribuito ad importazione da Stato estero". Sebbene i numeri in diverse Regioni siano ancora contenuti, in altre realtà si segnala "un elevato numero di nuovi casi e un diffuso trend in aumento", cosa che "deve invitare alla cautela in quanto denota che la circolazione di Sars-CoV2 è ancora rilevante".
(Unioneonline/L)