È in programma per domani l'interrogatorio di garanzia per Felice Maniero, arrestato a Brescia a seguito del racconto della compagna che ha detto di aver subito maltrattamenti fisici e psicologi.

L'ex boss della Mala del Brenta è in carcere a Bergamo.

Da tempo la Procura di Brescia indagava sulla vicenda, da quando la donna di 47 anni che ha una relazione con Maniero dagli anni Novanta e che gli ha anche dato una figlia che ora ha 18 anni è andata al pronto soccorso spiegando di avere una forte cefalea ed è infine crollata davanti ai sanitari rivelando una pesante situazione. Ha detto che il suo compagno, che vive sotto una nuova identità grazie al programma di protezione - aveva infatti deciso di collaborare con le forze dell'ordine facendo i nomi dei suoi complici -, la picchiava e la umiliava: "Non sei capace di fare nulla" era una delle frasi.

Quindi la denuncia sarebbe partita d'ufficio anche grazie al nuovo Codice rosso, la legge entrata in vigore nell'agosto scorso che consente un canale privilegiato per le donne vittime di violenza.

Lui, dal canto suo, si difende. Dopo aver pianto davanti ai poliziotti che lo arrestavano, "non lo fate, almeno per mia figlia", sostiene che sì, qualche schiaffo c'è stato, ma niente di così violento.

"Ho incontrato una persona sicuramente affranta e preoccupata per le contestazioni mosse nei suoi confronti", sono le parole di Luca Broli, il suo avvocato.

"Ne uscirò - conferma Maniero - dimostrerò che non è come sembra".

(Unioneonline/s.s.)
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