Calano i pazienti ricoverati per coronavirus in Italia, compresi quelli in terapia intensiva, e il 79% dei positivi si trova in isolamento domiciliare. Lo ha sottolineato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, nell'ultimo aggiornamento sull'emergenza Covid-19 a livello nazionale.

I DATI - Nel dettaglio, il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia - compresi morti e guariti - è di 199.414, con un incremento rispetto a ieri di 1.739. L'aumento ieri era stato di 2.324.

Sono invece 66.624 i guariti, con un incremento rispetto a ieri di 1.696. L'aumento ieri era stato di 1.808.

Il numero dei contagiati totali in Italia dall'inizio dell'emergenza è di 199.414, con un incremento rispetto a ieri di 1.739. L'aumento ieri era stato di 2.324.

ALTRI 333 MORTI - Quanto ai decessi, sono salite a 26.977 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 333 in un giorno. Ieri l'aumento era stato di 260, il più basso dal 15 marzo.

I RICOVERI - Come detto, prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus e per la prima volta dal 16 marzo il numero scende sotto i duemila. Ad oggi sono 1.956, 53 in meno rispetto a ieri. Di questi, 680 sono in Lombardia, 26 in meno rispetto a ieri.

Ancora: dei 105.813 malati complessivi, 20.353 sono ricoverati con sintomi, 1.019 in meno

rispetto a ieri - il numero più alto dall'inizio dell'emergenza - e 83.504 sono quelli in isolamento domiciliare, 782 in più rispetto a ieri.

I CASI PER REGIONE - Dai dati della Protezione civile emerge che sono 35.441 i malati in Lombardia (275 in più rispetto a ieri), 12.225 in Emilia-Romagna (-116), 15.508 in Piemonte (-11), 8.860 in Veneto (-278), 5.983 in Toscana (-86), 3.580 in Liguria (+100), 3.310 nelle Marche (+2), 4.562 nel Lazio (-11), 2.877 in Campania (-47), 1.707 nella Provincia di Trento (+25), 2.912 in Puglia (-25), 1.258 in Friuli Venezia Giulia (+10), 2.123 in Sicilia (+16), 2.030 in Abruzzo (-38), 940 nella provincia di Bolzano (-54), 287 in Umbria (-9), 776 in Sardegna (-7), 782 in Calabria (-15), 235 in Valle d'Aosta (-19), 217 in Basilicata (-2), 200 in Molise (+0).

I MORTI PER REGIONE - Quanto alle vittime, se ne registrano 13.449 in Lombardia (+124), 3.431 in Emilia-Romagna (+45), 2.878 in Piemonte (+55), 1.344 in Veneto (+29), 795 in Toscana (+17), 1.128 in Liguria (+14), 884 nelle Marche (+5), 397 nel Lazio (+8), 352 in Campania (+7), 407 nella provincia di Trento (+2), 405 in Puglia (+6), 271 in Friuli Venezia Giulia (+7), 231 in Sicilia (+3),

299 in Abruzzo (+4), 270 nella provincia di Bolzano (+1), 65 in Umbria (+1), 109 in Sardegna (+0), 83 in Calabria (+3), 133 in Valle d'Aosta (+2), 25 in Basilicata (+0), 21 in Molise (+0).

I TAMPONI - Infine, i tamponi: ad oggi ne sono stati effettuati 1.789.662 che hanno

riguardato complessivamente 1.237.317 persone. L'incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 32.003.

"NON E' FINITA" - Continua il calo di malati in Italia, "ma i dati ci dicono anche che comunque c'è circolazione del virus nel nostro territorio", ha spiegato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro. I numeri, ha aggiunto Brusaferro, indicano "un successo delle misure adottate", ma "man mano che avvieremo nei prossimi giorni caute aperture, dovremo monitorizzare attentamente" i dati, "fra cui quelli dei ricoveri nelle terapie intensive". Questo per poter intervenire in "funzione dell'evoluzione dell'epidemia".

"Oggi siamo ancora in fase epidemica - ha concluso Brusaferro - anche se per fortuna con numeri molto ridotti".

LE VISITE - Brusaferro ha anche dato indicazioni circa le modalità di visita ai parenti dopo il 4 maggio, autorizzati dall'ultimo decreto del Governo.

"Le visite - ha spiegato il presidente dell'Iss - ai parenti e familiari anziani dovranno esser fatte usando grandissima cautela".

Brusaferro ha anche ricordato che si tratta di attenzioni che devono essere tenute soprattutto da chi, per motivi professionali ha contatti stretti c,on altre persone.

"Le persone anziane come abbiamo detto più volte sono quelle più a rischio - ha sottolineato Brusaferro - bisogna essere molto cauti nel fare queste visite".

(Unioneonline/l.f.)

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