Andava in giro con la sua auto a Ravanusa (Agrigento) e "armato" di megafono urlava: "La pandemia non esiste, uscite tutti e ricominciate a vivere".

E' scattato il Tso per un 33enne del posto. Fermato dai carabinieri e dalla polizia municipale, alla presenza dei medici, il giovane è stato gettato a terra, bloccato e sedato prima di essere sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio, convalidato anche dal sindaco del paese Carmelo D'Angelo.

I medici hanno scritto che l'uomo presentava "scompenso psichico e agitazione psicomotoria".

Il Garante nazionale delle persone private della libertà ha chiesto chiarimenti dopo che la notizia con i relativi video delle fasi del fermo è rimbalzata sui social.

"Le immagini - si legge in una nota del garante - delineano una situazione quantomeno irrituale, essendo stata la persona atterrata prona sull'asfalto dagli agenti intervenuti, poi ammanettata e sedata in loco con una iniezione farmacologica".

Il fratello che è un avvocato chiede se si possa disporre un Tso "per un'opinione politica". E su Facebook denuncia: "Mio fratello sta male, dopo essere tornato a casa per fare le analisi ha urinato sangue, papà ha difficoltà a ottenere la cartella clinica".

Il Garante vuole vederci chiaro. Ha chiesto informazioni sulle persone che hanno operato al momento del fermo e un chiarimento all'autorità sanitaria sulle terapie in essere e le condizioni attuali del 33enne.

(Unioneonline/L)
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