Un medico di medicina generale è stato arrestato dai carabinieri del Nas di Latina al termine dell’indagine “No Pain”, mentre un farmacista e un avvocato sono stati colpiti dalla misura interdittiva della sospensione dai rispettivi pubblici servizi e una terza persona, di nazionalità marocchina, è destinataria del divieto di dimora.

Tutti sono indagati, a vario titolo, per illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato.

Gli accertamenti erano cominciati nell’aprile dell’anno scorso dopo un monitoraggio sulla diffusione di farmaci a uso stupefacenti. Il medico convenzionato con l’Ausl di Latina aveva rilasciato per finalità non terapeutiche e in favore di 222 suoi assistiti di nazionalità indiana circa 1000 prescrizioni mediche (in gran parte a carico del S.S.N.) per oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente. Il medicinale, è stato verificato, veniva assegnato non per la cura di patologie ma consentire agli interessati di effettuare gravosi turni di lavoro che molti di loro svolgevano nel settore agricolo. Venivano inoltre falsamente attestate le esenzioni dal ticket così da provocar e un danno al sistema sanitario di oltre 24mila euro.

Inoltre il medico ha prescritto indebitamente 3.727 ricette del S.S.N. indicando falsamente il codice di esenzione ticket per 891 pazienti provocando un danno al Sistema Sanitario Nazionale per complessivi 146.052,89 euro.

Numerose le altre irregolarità riscontrate dai carabinieri, compresa quella che ha coinvolto l’avvocato. Il medico, in concorso col legale del foro di Latina, ha redatto un certificato medico in favore di un 51enne del posto già colpito da “ordine di esecuzione per la carcerazione e decreto di sospensione del medesimo”, per attestare false patologie psichiatriche da utilizzare per ottenere una misura alternativa alla detenzione. 

(Unioneonline/s.s.)

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