Sono trascorsi più di 15 anni dalla misteriosa scomparsa di Sonia Marra, la giovane di origine pugliese che viveva a Perugia e che non è mai stata ritrovata da quel 16 novembre 2006. Per il caso, considerato omicidio, un uomo è stato processato e assolto in quanto ritenuto estraneo alla vicenda.

I familiari hanno lanciato appelli più volte almeno per ritrovare i resti a cui dare una degna sepoltura. Ora nel cold case sembra aprirsi uno spiraglio grazie a un’intercettazione: "A quella ragazza sai che hanno fatto? A quella l'hanno tritata Quella non la ritroveranno mai. L'hanno buttata nell'immondizia". Sono le parole pronunciate nel corso di una conversazione tra un seminarista a un parroco e ascoltate dai carabinieri di Todi nell’ambito di un’operazione antidroga.

I due fanno poi riferimento a “un giro di droga, soldi, sesso”: Sonia avrebbe “visto e sentito” qualcosa, “per questo l’hanno annientata” perché “ci sarebbero andati di mezzo i preti”.

Il giallo aveva avuto inizio il 16 novembre: la madre della 25enne le telefona come tutte le sere, ma il cellulare risulta spento. Un elemento molto strano che fa nascere subito una grande preoccupazione tanto che il giorno dopo il cognato della giovane raggiunge Perugia per sincerarsi delle sue condizioni. Nell’appartamento Sonia non c’è, ma le valvole dei fornelli in cucina sono aperte e l’ambiente è saturo di gas. Nel mirino degli inquirenti finisce un uomo – quello poi assolto - il quale racconta di aver acquistato per la ragazza due test di gravidanza. E lei stessa aveva confidato a una suora il timore di aspettare un bambino. Prima di svanire nel nulla aveva però inviato un messaggio alla religiosa per dirle che il test era negativo.

Ma di Sonia, da allora, nessuno ha più avuto notizie.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata