Il fratello di Di Matteo: “Brusca umanamente imperdonabile, ma abbiamo fiducia nello Stato”
"Ha espitato la pena”, ha detto il fratello del bambino ucciso e sciolto nell’acido dal boss di San Giuseppe Jato, scarcerato ieri
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Brusca è “umanamente imperdonabile”, ma “abbiamo fiducia nello Stato”.
Lo ha detto Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, il bimbo rapito nel 1993, a 12 anni, su ordine del boss scarcerato ieri, e ucciso dopo 25 mesi di prigionia.
"Umanamente non si potrà mai perdonare. Per me il dolore della morte di mio fratello non si rimarginerà mai, per mia madre la sofferenza è ancora più grande. Ma abbiamo fiducia nella magistratura che ci è stata sempre vicina. Se non crediamo nella magistratura non crediamo più nello Stato. Brusca ha ucciso mio fratello ma espiato la pena nel rispetto della legge", ha affermato Di Matteo.
Il piccolo Giuseppe fu strangolato e poi sciolto nell’acido su ordine dello stesso boss di San Giuseppe Jato, all’epoca latitante. Lo scopo? “Punire” il padre Santino, boss pentito.
"Se non rispettiamo questa sentenza non rispettiamo lo Stato che ci è stato sempre vicino - commenta oggi il fratello di Giuseppe -, certo come familiare di un bimbo ucciso in modo così
orrendo non posso mai accettare una cosa del genere. Credo che anche mia madre non perdonerebbe mai una persona che gli ha ucciso il figlio. Quello che ha fatto Brusca è difficile da perdonare per tante persone comuni, figurarsi per un familiare".
(Unioneonline/L)