Il decano dei pescatori, scampato alla morte sulla rotta per Cagliari: «Bayesian? A volte non puoi fare nulla»
Michele Troia, oltre 70 anni sulle barche: «Il rischio di tempeste e naufragi c’è sempre. E devi solo augurarti di riuscire a sopravvivere»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Quando in mare ti sorprende una tempesta con vento spaventoso, non c'è niente da fare. Quello che è successo nel naufragio del veliero Bayesian in Sicilia io l'ho vissuto quando avevo 10 anni, per fortuna la nostra imbarcazione non si rovesciò».
A raccontarlo all'Ansa è l'86enne Michele Troia, il decano dei pescatori di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, scampato alla morte in mare almeno due volte, non solo quando era piccolo, ma anche da adulto, sulla rotta fra Tunisia e Sardegna.
Troia, originario della Puglia e oggi in pensione, ha trascorso 70 anni della sua vita a solcare i mari del Mediterraneo, dall'Adriatico al Tirreno, fino a spingersi sulle coste del Nordafrica. Ha sfidato temporali e tempeste e «tante volte ho temuto di non farcela», racconta Michele, originario di Visso - in Puglia - e oggi in pensione.
«Quando avevo appunto 10 anni, ero agli inizi della mia attività - ricorda - e fui sorpreso da un temporale incredibile che strappò la vela della barca facendola volare via, raggiungemmo la costa trasportati dalle correnti».
Ma tra i momenti più brutti anche «il forte vento di maestrale che ci colpì tra la Tunisia e la Sardegna: per raggiungere Cagliari impiegammo tre ore in più. Il mare per quanto vento c'era era diventato bianco».
Oggi il tema del maltempo è strettamente collegato ai cambiamenti climatici, con le estati sempre più calde e il fenomeno della mucillagine. «Anche in passato c'è stata, ma non come quest'anno – dice Michele – anche se i pescatori che vanno al largo mi continuano a raccontare che il mare là è sempre bellissimo».
Quanto ai pericoli del mare, l’anziano pescatore ha le idee chiare: «In certi casi chi sta sulla barca non può fare nulla, è in balia delle onde e non gli resta che augurarsi che l'imbarcazione resista e non affondi».
(Unioneonline)