Sono stati recuperati nella tarda serata di ieri i corpi delle due persone che risultavano ancora dispersi dopo il crollo delle palazzine a Ravanusa, nell’Agrigentino. Il bilancio della tragedia dunque si aggrava, le vittime sono nove. Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio di 59 e 33 anni, erano sotto una montagna di pietre, ferro e calcinacci. Tre giorni fa invece era stata trovata senza vita la moglie di Calogero, Gioacchina Minacori. Una famiglia distrutta la cui unica superstite è la sorella del 59enne, suor Agata, che tenta di dare conforto alla moglie del nipote, Eliana, rimasta sola ad accudire due figli piccoli.

Ai parenti delle vittime è arrivato ieri il cordoglio di Papa Francesco: in un telegramma firmato dal cardinale Pietro Parolin, il pontefice ha espresso "sentimenti di intensa partecipazione al dolore dell'intera popolazione" e alla "sofferenza di tante persone, causata anche dagli ingenti danni che gravano su molti", manifestando "la sua accorata vicinanza, assicurando in particolare la sua preghiera di suffragio per le vittime", e "apprezzamento per quanti si sono prodigati nelle operazioni di soccorso".

L’inchiesta aperta dalla Procura va avanti, il fascicolo per ora contro ignoti ipotizza i reati di disastro e omicidio colposo. Mentre l’Italgas ha reso noto di aver ricevuto "3 segnalazioni" di dispersioni di gas a Ravanusa che riguardavano "le vie Calabria, San Francesco e Galileo", ma "a seguito di verifiche, per due di esse non sono state rilevate alcune perdite", mentre "per una terza i tecnici hanno provveduto alla sostituzione di un breve tratto di tubazione di piccolo diametro, posto al limite della sede stradale". "Le segnalazioni - sottolinea Italgas - sono state tutte verificate ampliando il controllo della rete anche a tutte le vie limitrofe".

Oggi ad Agrigento è lutto cittadino.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata