E’ salita alla ribalta nazionale la storia di uno dei 100 Borghi più Belli d’Italia, Cingoli, nelle Marche, terra già martoriata dal terremoto.

Ma non per essere il “Balcone delle Marche”, come viene chiamato il ridente paesino in provincia di Macerata per la sua collocazione geografica che lo pone su una collina dal quale si può godere di un panorama mozzafiato, ma per la grave situazione della Casa di Riposo comunale che è diventata un focolaio di Coronavirus, caso unico in tutto il territorio nazionale perché dei 40 ospiti 36 sono risultati positivi al tampone e già si sono registrati due decessi.

Un fattore che aggrava la situazione è che ben 4 operatori socio sanitari, sugli otto impiegati nella struttura, sono stati anch’essi contagiati e ovviamente non possono più prestare servizio a favore dei degenti.

Dopo le notizie circolate a livello nazionale, gli amministratori comunali sono intervenuti in televisione per denunciare la situazione.

Lamentano che le loro richieste sono cadute nel vuoto, perfino l’auspicato intervento dei medici militari, che tanto stanno facendo in questo periodo per l’allestimento degli ospedali da campo a Bergamo e Cremona, non hanno trovato accoglimento.

Gli strali del Sindaco Michele Vittori, da noi contattato via mail senza successo, si sono fatti ancora più intensi in alcuni interventi oggi in tivù.

Lamentele identiche e ovviamente di grande impatto per la gravità e unicità della situazione.

Peccato che in mattinata il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha replicato alle accuse degli amministratori di Cingoli spiegando che la Regione si è attivata non appena ricevuta la richiesta degli amministratori comunali.

In particolare sono stati inviati nella casa di riposo specialisti per le valutazioni del caso. Alla fine la decisione dell’ufficio regionale competente è stata quella di isolare i pazienti positivi sintomatici e quelli positivi asintomatici all'interno della struttura poiché in base ai sintomi riscontrati al momento del sopralluogo, non possedevano i requisiti per essere ricoverati, specie in una situazione come quella attuale negli ospedali marchigiani già quasi al collasso.

Quattro operatori per 40 anziani sono troppo pochi e la Regione minaccia di informare la Procura.

Chissà che non sia trovata una soluzione per i nonnini di Cingoli che sperano di poter rivedere i familiari quanto prima, visto che nessuno al momento può entrare o uscire dall’edificio per rispettare i protocolli rigidissimi sulla quarantena.

L.P.

Cingoli, definito "Il balcone d'Italia" (Ansa)
Cingoli, definito "Il balcone d'Italia" (Ansa)
Cingoli, definito "Il balcone d'Italia" (Ansa)
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