I corpi di 12 migranti sul fondo del mare: c'è anche una mamma abbracciata al suo bebé
La Guardia costiera ha localizzato sul fondo del mare i cadaveri delle persone a bordo di un barcone naufragato il 7 ottobrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dodici corpi in fondo al mare, tra cui quello di una giovane mamma che abbraccia il suo bebè.
Sono quelli indviduati dalla Guardia costiera sei miglia a sud di Lampedusa.
Migranti - molte donne - in fuga dall'Africa, con la speranza, vana, di trovare una nuova vita, migliore, in Europa. Si erano imbarcati dalla Libia, su un barcone sgangherato colato a picco lo scorso 7 ottobre.
Oggi i cadaveri degli occupanti sono stati localizzati da un robot subacqueo della Capitaneria che perlustrava la zona.
Nelle prossime ore i sommozzatori della Guardia costiera procederanno al recupero delle salme.
E non è escluso che, oltre a quelli già rintracciati, possano esserci altri corpi di naufraghi adagiati sul fondale, a circa sessanta metri di profondità.
Come conferma Salvatore Vella, procuratore aggiunto di Agrigento, che coordina l'inchiesta sull'ennesima tragedia nel Canale di Sicilia.
"Oggi è stata trovata dal robot una macchia che era compatibile con il barchino naufragato - spiega il magistrato - a quel punto il robot è stato mandato giù in profondità ed allora è stato individuata l'imbarcazione. Anche il nome corrisponde".
"Domani - aggiunge Vella - riprenderemo e ricerche. Il piano è di mandare giù i sommozzatori per portare su un cadavere alla volta. Ci vorranno almeno tre giorni", ha concluso. Aggiungendo: "Gli uomini della Guardia costiera ci hanno messo non solo la professionalità ma anche il cuore...".
(Unioneonline/l.f.)