Giulia Cecchettin aveva paura di Filippo Turetta, l’ex fidanzato con cui risulta scomparsa da sabato scorso.

Lo ha detto Elena Cecchettin, sorella di Giulia, parlando a Storie Italiane su Rai1: «A me non aveva detto nulla, ma aveva confidato alle amiche di aver avuto paura di Filippo in varie occasioni. Avendo parlato con persone vicine a Giulia ed essendoci anche confrontati su quello che Giulia ci diceva, è emerso che con loro aveva parlato di aver avuto paura di Filippo. Che dopo certi episodi aveva scritto 'non era mai successo, ma mi ha fatto veramente paura, sia per le parole che i gesti che ha usato', per poi minimizzare sui gesti dicendo 'ma no, non è niente'».

Tuttavia in più occasioni alla ragazza ha detto di essere preoccupata, «non lo ha detto a me forse perché pensava potessi essere troppo protettiva», ha aggiunto Elena, riferendo poi un particolare episodio.

«Dovevano trovarsi con il gruppo dell'università verso una certa ora, ma dati gli orari dell'autobus Giulia sarebbe arrivata a Padova prima, e quindi avrebbe occupato il tempo facendo delle commissioni. Filippo si era offerto di accompagnarla in macchina ma lei aveva risposto di no, che preferiva stare da sola e vedersi direttamente all'appuntamento con gli altri. Nonostante questo, lo aveva trovato ad aspettarla alla fermata dell'autobus a Padova. Quindi lui aveva deciso di presentarsi nonostante la sua presenza non fosse richiesta».

Anche la nonna di Giulia ha parlato ai microfoni di Rai1: «Mia nipote mi ha detto di essersi lasciata e ripresa con Filippo perché lui era troppo geloso, le stava troppo addosso».

Elena ha poi voluto mandare un messaggio alle ragazze: «Sperando che le cose finiscano bene, è importante dire alle ragazze, se vi riconoscete in episodi simili o in situazioni dove non vi sentite sicure, vi sentite pressate, schiacciate o sentite che la vostra libertà non è piena a causa di un partner o di una persona che fa parte della vostra vita, chiedete aiuto, perché non c'è nulla di male nel chiedere aiuto ed è meglio prevenire una situazione spiacevole piuttosto che farci i conti dopo».

(Unioneonline/L)

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