Tragedia nella stazione di Senigallia, in provincia di Ancona, dove un uomo di 63 anni e il figlio di 26 sono stati travolti da un treno in corsa.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane era sceso sui binari dopo un diverbio con i genitori: il padre ha allora tentato di salvarlo, ma è sopraggiunto improvvisamente un treno merci che li ha investiti e uccisi entrambi.

È accaduto nella serata di ieri verso le 21.

La polizia ferroviaria ha sentito diverse persone informate sui fatti, tra cui la madre e i macchinisti del convoglio merci, proveniente da Bologna, che non ha potuto evitare l'impatto.

Secondo le informazioni raccolte dalla polizia, c'era stato un diverbio tra i genitori e il 26enne, alle prese con problemi psicologici, forse per una richiesta del giovane non esaudita. A quel punto il ragazzo sarebbe fuggito e il padre si sarebbe messo al suo inseguimento per impedire eventuali atti inconsulti; il 26enne avrebbe scavalcato la recinzione della ferrovia addentrandosi sulla linea e il padre avrebbe tanto di raggiungerlo per fermarlo, non accorgendosi che stava sopraggiungendo il treno che ha travolto entrambi.

La linea ferroviaria (il convoglio è sotto sequestro) è rimasta sospesa nel tratto Senigallia-Marotta per oltre tre ore; è stato riattivato il binario sud prima dell'una e dopo un paio d'ore il traffico è ripreso regolarmente. 

(Unioneonline/v.l.)

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