Gaza, la Fnsi: i giornalisti non aderiscono allo sciopero
«Un dovere di informazione cui, in questo momento, non si può abdicare»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La Federazione nazionale della Stampa italiana è solidale con i componenti di Global Sumud Flotilla che hanno tentato di aprire un corridoio umanitario per Gaza; è vicina al popolo palestinese, ostaggio di una tragica guerra scatenata dopo il massacro di civili israeliani avvenuto il 7 ottobre ad opera dei terroristi di Hamas. Nonostante ciò, la Fnsi ha però deciso di non aderire allo sciopero generale per consentire a tutti i giornalisti di poter informare i cittadini e tenere acceso un faro su ciò che sta accadendo oggi a Gaza, in Israele, e anche in Italia. Un dovere di informazione cui, in questo momento, non si può abdicare». È quanto si legge in un comunicato stampa della Federazione nazionale della stampa italiana.
«Inoltre, la Fnsi chiede a Israele, e lo farà anche interpellando direttamente l'ambasciatore israeliano in Italia, di rilasciare immediatamente i colleghi giornalisti che sono stati fermati assieme agli attivisti di Flotilla. Non lasceremo soli i colleghi che hanno rischiato e continuano a rischiare pur di raccontare la missione umanitaria. Riteniamo di non poter cedere alle spinte, pur condivisibili, di essere parte di una protesta, abdicando al nostro ruolo di operatori dell'informazione, ma vista la situazione che investe la sfera emotiva dei singoli, i Comitati di redazione e le Associazioni Regionali di Stampa possono autonomamente aderire allo sciopero proclamato per assicurare copertura sindacale ai singoli colleghi».