Si fa ancora più intricata la vicenda del ritrovamento di Adamo Guerra, l’uomo che dieci anni fa finse un suicidio per poi rifarsi una vita in Grecia, a Patrasso.

Secondo quanto apprende l’Ansa, l’ex moglie Raffaella Borghi era già a conoscenza del fatto che Guerra fosse vivo e si trovasse in Grecia, almeno dal 2016.

La donna, residente a Lugo (Ravenna), si era rivolta pochi giorni fa alla trasmissione “Chi l'ha visto” raccontando di aver saputo che l'ex non era morto solo a febbraio 2022, quando aveva chiesto di iscriversi all'Aire (Anagrafe italiani residenti all'estero).

E invece a quanto pare già nel 2016 l’uomo era stato rintracciato e la famiglia ne era stata informata. Tanto che la donna presentò una denuncia ai carabinieri di Imola per accusare l'ex di violazione degli obblighi familiari, in relazione al mantenimento delle due figlie.

Adamo Guerra era scomparso a luglio 2013, lasciando due lettere in cui diceva che aveva problemi economici e di volerla fare finita. Inizialmente si pensò a un suicidio ma, come appunto verbalizzò la stessa ex moglie il 30 settembre 2016, Guerra fu rintracciato in Grecia dalla polizia di quel Paese, a seguito di ricerche in ambito europeo. Il ritrovamento fu notificato all'ex moglie e ai genitori di lui, che dalla scomparsa/allontanamento del figlio hanno aiutato, con una somma mensile, il sostentamento delle due nipoti.

Verso la fine dell'estate 2016 Borghi denunciò l'ex: aveva bisogno di maggiori risorse dal momento che, tra l'altro, una delle due figlie sarebbe andata di lì a poco all'università.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata