Ha confessato anche se "non pienamente", poi ha portato gli investigatori sul luogo in cui si è disfatto del coltello usato, anche se non è riuscito a ritrovarlo.

Salvatore Carfora, pregiudicato di 39 anni, non ha negato di avere ucciso lunedì sera a coltellate la sua ex fidanzata 29enne Sonia Di Maggio mentre passeggiava per strada a Minervino di Lecce in compagnia del nuovo compagno.

Non ha però detto il perché: "Appare poco lucido", ha detto il questore di Lecce, Andrea Valentino, dopo l'interrogatorio nel commissariato di Otranto dove l'uomo è stato portato prima del trasferimento in carcere. "Anche perché - aggiunge - è un personaggio che già di per sé è poco lucido e dopo una situazione del genere, ovviamente lo è ancora di più". L'uomo, che deve ora rispondere di omicidio premeditato, non ha una dimora fissa e negli ultimi tempi dormiva in un dormitorio pubblico alla stazione di Napoli. E' originario di Torre Annunziata (Napoli) e vive facendo il parcheggiatore abusivo. Ha precedenti penali ed era anche stato in carcere per aver ferito a coltellate un parcheggiatore abusivo durante una lite.

IL DELITTO - Lunedì Carfora era arrivato a Minervino con un pullman partito da Lecce attorno alle 18. A bordo era stato notato da due militari della Guardia di Finanza che hanno raccontato come improvvisamente, notate due persone che passeggiavano per strada, aveva chiesto all'autista di scendere. Una volta arrivato alla fermata, secondo il racconto dei testimoni, ha gettato per terra il suo zainetto e si è messo a correre. Fino a che, evidentemente, ha raggiunto alle spalle Sonia e il suo compagno e ha portato a termine il suo piano.

"Stavamo andando al supermercato io e lei da soli - ha raccontato il compagno della vittima - poi è sbucato lui, l'ha presa dal collo e ha cominciato ad accoltellarla, e ha continuato dandole più di una ventina di coltellate. Lei ha cercato di liberarsi e io nel frattempo stavo cercando aiuto e non c'era nessuno, poi mi sono messo ad urlare ed è arrivato qualcuno. Ma lui era già scappato, e lei stava a terra".

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, dopo la rottura del loro rapporto Carfora avrebbe compiuto numerosi atti di violenza nei confronti di Sonia ma lei non aveva mai voluto denunciarlo per paura di ritorsioni. Avrebbe anche minacciato il suo attuale fidanzato pretendendo che lasciasse la donna altrimenti, gli aveva detto - secondo quanto si legge nel decreto di fermo - "ti faccio fare una brutta fine, non sai contro chi ti sei messo, te ne accorgerai".

(Unioneonline/D)
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