Felice Maniero è di nuovo in carcere. E questa volta l'arresto non ha niente a che fare col suo passato in veste di boss della Mala del Brenta. A denunciarlo è stata la sua compagna, che alle forze dell'ordine di Brescia - città dove l'uomo vive sotto copertura, con un altro nome - ha raccontato dei maltrattamenti fisici e psicologi subiti da "faccia d'angelo".

Le manette sono scattate ieri mattina, secondo quanto rivela il Giornale di Brescia, e Maniero è stato portato in carcere a Bergamo. Davanti alle forze dell'ordine sarebbe scoppiato in lacrime dicendo: "Non arrestatemi, fatelo per mia figlia".

Ora si attende l'interrogatorio di garanzia.

L'arresto è stato disposto nell'ambito di quanto previsto dal nuovo Codice rosso, la legge entrata in vigore pochi mesi fa che garantisce una sorta di "canale privilegiato" alle donne che subiscono violenze.

(Unioneonline/s.s.)
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