I carabinieri del Comando provinciale di Messina stanno dando esecuzione a 86 misure cautelari emesse su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l'aggravante del metodo mafioso.

Il blitz è il risultato di quattro anni di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale di Messina sulla famiglia mafiosa dei "barcellonesi", storicamente radicata nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto.

Secondo le accuse il clan esercitava un costante tentativo di infiltrazione in attività imprenditoriali ed economia lecita, sia nel settore della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli (attraverso l'acquisizione di imprese intestate a prestanomi o imponendo, con metodo mafioso, la fornitura dei prodotti), sia nel business dei locali notturni del litorale tirrenico.

Non solo imponeva alle discoteche, con la violenza e le intimidazioni, i servizi di sicurezza, ma interveniva per condizionare i titolari dei locali nella gestione delle loro attività. L'inchiesta ha confermato anche quanto sia ancora forte la pressione del racket su imprenditori e commercianti e l'interesse della cosca per lo storico business della droga.

(Unioneonline/D)

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