Ancora un blitz ambientalista degli attivisti di Ultima Generazione.

Questa volta a finire le mirino è la splendida fontana dei Quattro fiumi realizzata nel ‘600 a Piazza Navona (Roma) da Gian Lorenzo Bernini.

Gli attivisti hanno versato carbone vegetale diluito in acqua per lanciare l’allarme sul “futuro nero” che attende l’umanità e che già si sta manifestando con siccità e alluvioni sempre più frequenti.

All'arrivo delle Forze dell'ordine hanno fatto resistenza passiva e sono stati allontanati e portati via dagli agenti di Polizia intervenuti.

Queste le dichiarazioni di Anna, una delle attiviste: «Il nostro futuro è nero come quest'acqua: senza acqua non c'è vita e con l'aumento delle temperature siamo esposti alla siccità, da un lato, e alle alluvioni, dall'altro. Acqua che manca per coltivare il cibo, acqua che cade tutta insieme distruggendo le case. Ci aspettano anni difficili, ma se non azzeriamo le emissioni subito saranno terribili. Il collasso è già in atto e non possiamo più fermarlo: ne sono prova gli eventi estremi sempre più frequenti e devastanti, come l'alluvione in Emilia Romagna pochi giorni fa. Per questo chiediamo al governo di disinvestire immediatamente i miliardi che spende nei combustibili fossili, causa principale di queste tragedie, e utilizzarli per prendere misure urgenti per proteggere italiane e italiani dalle conseguenze di bombe d'acqua, siccità estrema, ondate di calore mortali».

(Unioneonline/L)

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