L’ondata di caldo record si prolungherà per altri dieci giorni e molti Comuni d’Italia corrono ai ripari per l’emergenza siccità, da Milano a Padova, da Torino a Cremona.
Il Comune di Milano ha chiuso tutte le fontane e il sindaco Beppe Sala ha chiesto ai cittadini di fare un uso responsabile dell’acqua potabile “sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili".

Decisa "la sospensione dell'irrigazione a spruzzo dei prati e delle aree verdi, eccetto l'irrigazione a goccia che interessa i nuovi impianti di alberi" che vanno preservati. Resteranno invece aperte le fontanelle, che comunque possono essere fonte di refrigerio "visto le temperature e l'arrivo di una nuova ondata di calore".

Proprio per aiutare i territori più in difficoltà, sia il Trentino che l'Alto Adige hanno deciso di aumentare la produzione delle centrali idroelettriche. "Ben venga questo primo atto di collaborazione all'interno delle comunità dell'arco alpino - il ringraziamento del governatore del Veneto, Luca Zaia -, visto e considerato che il dramma della siccità porta con sé due problemi: il primo è la mancanza di precipitazioni e la richiesta dell'utilizzo di invasi montani, il secondo è il rischio che l'acqua del mare risalga alle foci dei fiumi, impedendo agli agricoltori di poter sfruttare la risorsa idrica, dato che l'acqua salata brucia le coltivazioni".

E' lo stesso sottosegretario alle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, a lanciare l'allarme. "Alcune produzioni agricole - dice - rischiano perdite del 70% per la mancanza d'acqua. La siccità è un problema nazionale, bisogna ragionare su un nuovo piano nazionale per rinnovare le infrastrutture irrigue, come gli invasi". La vice presidente della commissione Agricoltura e responsabile di settore del Pd, Susanna Cenni chiede "misure immediate che con una chiara visione del futuro". "Basta parlare di emergenza e di calamità naturali - chiosa -. La siccità e le temperature di questi giorni hanno un nome preciso: crisi climatica, climate change, e non è una emergenza, ma un fatto, una realtà con cui fare i conti".

(Unioneonline/D)

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