Non sopportava più le sue pressioni e non voleva più vederlo: e molto probabilmente per questo motivo Elisa Pomarelli, 28 anni, è stata uccisa dopo quel pranzo domenicale di due settimane fa.

A confessare il delitto è stato Massimo Sebastiani, arrestato dopo una fuga durata, appunto, quindici giorni. Il suo arresto e il ritrovamento del cadavere della ragazza hanno dato un'importante svolta investigativa ad una vicenda che era stata inizialmente "catalogata" come un giallo legato alla scomparsa di due amici. E ora, mentre Massimo si trova già in carcere a Piacenza, emergono molti particolari legati al delitto.

Dopo il ritrovamento del corpo della 28enne in una buca sulle contine piacentine è infatti scattato l'arresto anche di Silvio Perazzi, padre di una ex compagna di Sebastiani. L'uomo, indagato per favoreggiamento, secondo gli inquirenti avrebbe aiutato Sebastiani ad eludere le ricerche, consentendogli di nascondersi, durante le due settimane di caccia all'uomo tra i boschi, nella zona di Sariano di Gropparello in una sua abitazione.

Iniziano poi a chiarirsi, con il passare delle ore, anche i contorni dell'omicidio.

Ormai certo il movente, ma sulla dinamica sono ancora in corso gli accertamenti coordinati dal sostituto procuratore Ornella Chicca.

Massimo Sebastiani avrebbe ucciso Elisa strangolandola, forse dentro il pollaio dell'abitazione a Campogrande di Carpaneto dove viveva da solo. Il delitto sarebbe avvenuto subito dopo l'uscita a pranzo insieme in una trattoria di Ciriano di Carpaneto dove la coppia era stata vista per l'ultima volta, domenica 25 agosto, da alcuni testimoni. Usciti dal ristorante, avrebbero litigato, tanto che lei avrebbe cercato di andarsene da sola facendo l'autostop lungo la strada provinciale per Piacenza. Poi, però, Sebastiani l'avrebbe fatta salire sulla sua auto, ma poco dopo, al culmine di un'altra lite, sarebbe avvenuto l'omicidio, e forse proprio all'interno di quel pollaio che i Ris hanno analizzato con attenzione nei giorni scorsi.

Per portare il cadavere della 28enne sulle colline e seppellirlo, Massimo lo avrebbe caricato nel portabagagli dell'auto. E probabilmente, quando le telecamere di una stazione di servizio lo hanno ripreso mentre faceva rifornimento, Elisa era già morta dentro la vettura.

Conferme a questa ricostruzione sono attese anche dall'autopsia che si svolgerà nelle prossime ore.

(Unioneonline/v.l.)
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