Nella interminabile giornata degli attaccati pentastellati ai giornalisti, con le liste dei "buoni" e dei "cattivi" diramate via Facebook da Alessandro Di Battista, sul blog delle stelle è apparso ieri un nuovo post che indica la "top five" dei giornali che avrebbero un conflitto d’interesse.

Un nuovo attacco sulla scia del "mantra" del Movimento legato alla Casaleggio e associati, e secondo cui la stampa avrebbe costruito una vera e propria campagna per orientare l’opinione pubblica contro i 5 Stelle, usando la vicenda giudiziaria di Virginia Raggi, assolta sabato.

Ed ecco, dunque, le cinque testate comparse sul Blog delle stelle con i relativi proprietari: La Repubblica e La Stampa ("Marco De Benedetti, interessi industriali, figlio di Carlo De Benedetti, tessera numero uno del Pd", specifica il blog), Il Giornale ("Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, presidente di Forza Italia"), Il Messaggero ("Francesco Gaetano Caltagirone, interessi industriali") e Libero ("Antonio Angelucci, interessi industriali").

Tutti giornali, secondo il blog, il cui obbiettivo "diventa orientare l'opinione pubblica dando poca rilevanza a certe notizie, o non pubblicandole, rilanciare notizie tendenziose e in alcuni casi promuovendo vere e proprie fake news per soddisfare gli interessi affaristici o politici dell'editore".

"L'obiettivo di fondo – prosegue il blog - è quello di sanare questa anomalia tutta italiana e incentivare gli editori a non essere in conflitto di interesse né con altri settori di business né con la politica per garantire a tutti un'informazione libera e imparziale. Questa è la battaglia di chi ama davvero l'informazione".

Un modesto tentativo di correggere il tiro è arrivato dal premier Giuseppe Conte che ieri in conferenza stampa ha assicurato: “Questo governo è per la libertà di stampa, non dovete assolutamente temere”. Anche se qualche tono polemico e parola "eccessiva" a volte "ci sta".

Dalla politica messaggi di sdegno, sgomento e profonda solidarietà alle testate. "È tipico dei regimi scegliersi i giornalisti graditi. Nel suo lungo viaggio in Sudamerica, forse Di Battista ha imparato le cose sbagliate", ha ricordato Pippo Civati (Possibile). "Bella rilettura della libertà di stampa sancita dalla Costituzione", ha ironizzato il dem Ettore Rosato.

Maurizio Gasparri (Fi) ha annunciato che denuncerà Di Maio e Di Battista per le offese.

Francesco Lollobrigida (Fdi) ha invece definito l'elenco degli editori come "odiosa lista di proscrizione".

E intanto il blog delle stelle ha già annunciato un approfondimento, "in post successivi", del "profilo di ogni singolo editore citato, quindi gli interessi industriali e gli intrecci con il partito di riferimento, e anche di altri che non sono affrontati in questa sede. È importante infine ricordare che quasi tutti questi editori possiedono anche molte testate locali, ma anche questo sarà occasione di approfondimento successiva".

(Unioneonline/v.l.)
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