"Ipotesi infondate". Fonti del ministero della Salute smentiscono così l'attendibilità di un documento che sta girando su Whatsapp (e che è arrivato anche agli amministratori locali) che riporta un presunto calendario della "fase 2" e della "fase 3" dell'emergenza Coronavirus con le riaperture di negozi e attività.

Il documento in questione indica per la "fase 2" il 4 maggio come data del ritorno alla "libera circolazione ma con obblighi come mascherine e distanza di sicurezza" e anche la riapertura di negozi di arredamento e abbigliamento. Ancora: l'11 maggio è la data indicata per l'apertura dei tribunali, il 18 maggio per l'avvio di bar e ristoranti, il 25 maggio la data per parrucchieri e barbieri con obbligo mascherina e ingressi singoli e il 31 maggio il giorno per la ripartenza campionato di calcio.

Per la "fase 3" lo stesso testo indica a settembre la riapertura di scuole superiori, a dicembre cinema e teatri. In base al documento, infine, il 31 marzo 2021 sarebbe la data indicata per la fine di ogni limitazione.

Ma - come precisato dal ministero - si tratterebbe di un testo inattendibile.

(Unioneonline/l.f.)
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