Dramma a Genova, 30enne precipita dal sesto piano dopo una lite: indagato il compagno
La madre della vittima: «Mia figlia non si è uccisa, manteneva lei la famiglia». Indagini in corsoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Mia figlia non si è suicidata. Era l'unica che portava soldi in casa». Lo ha detto la mamma di Evelinndel Moori Chamorro, cittadina peruviana di 30 anni morta la notte tra domenica e lunedì per la caduta dal sesto piano dopo una lite con il compagno che sarebbe avvenuta nella palazzina in cui vivevano nel quartiere San Martino a Genova. L'uomo, è indagato per omicidio preterintenzionale. La procura ha disposto l'autopsia.
L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per potere consentire all'uomo di nominare un proprio consulente. Stando al racconto della madre della vittima, la 30enne era «una gran lavoratrice». «Domenica – ha aggiunto la donna – lui era andato a giocare a calcetto con gli amici, era stato via alcuni giorni per il suo compleanno», «mia figlia e il compagno litigavano spesso».
Gli investigatori della squadra mobile stanno indagando per capire se si sia trattato di un incidente o meno. Stando alla ricostruzione del compagno, lui sarebbe uscito di casa dopo aver litigato con la vittima perché lei lo «stava picchiando». «Lei è uscita di casa e mi ha detto “se non torni mi butto”». Poi, stando alle parole dell’uomo, sarebbe inciampata e caduta nella tromba delle scale. Un dramma che gli inquirenti stanno cercando di verificare.
(Unioneonline/v.f.)