"La questione demografica, come quella climatica e quella delle diseguaglianze, è essenziale per la nostra esistenza. In realtà, voler avere dei figli, voler costruire una famiglia, sono da sempre desideri e decisioni fondamentali nella nostra vita. Nel senso che la orientano e la disegnano in modo irreversibile. Ma la loro essenzialità non era percepita". Lo ha detto il premier Mario Draghi agli Stati generali della natalità a Roma, evento che vede la partecipazione anche di Papa Francesco.

 "La consapevolezza dell'importanza di avere figli è un prodotto del miglioramento della condizione della donna, e non antitetico alla sua emancipazione. Lo Stato deve dunque accompagnare questa nuova consapevolezza. Continuare ad investire sul miglioramento delle condizioni femminili. E mettere la società - donne e uomini - in grado di avere figli", ha aggiunto il presidente del Consiglio, "un'Italia senza figli è un'Italia che non crede e non progetta. È un'Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire. Il governo si sta impegnando su molti fronti per aiutare le coppie e le giovani donne".

"Al sostegno economico delle famiglie con figli è dedicato l'assegno unico universale. Da luglio la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari. Nel 2022, la estenderemo a tutti gli altri lavoratori, che nell'immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti", ha affermato ancora Draghi.

L’assegno è “promosso” anche da Papa Francesco: “Finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno, definito unico e universale, per ogni figlio che nasce. Esprimo apprezzamento alle autorità e auspico che questo assegno venga incontro ai bisogni concreti delle famiglie, che tanti sacrifici hanno fatto e stanno facendo, e segni l'avvio di riforme sociali che mettano al centro i figli e le famiglie. Se le famiglie non sono al centro del presente, non ci sarà futuro; ma se le famiglie ripartono, tutto riparte".

Il tema della natalità è "urgente" e "basilare" per "invertire la tendenza e rimettere in moto l'Italia a partire dalla vita, a partire dall'essere umano", ha detto ancora il Pontefice, aggiungendo: "E' bello che lo facciate insieme, coinvolgendo le imprese, le banche, la cultura, i media, lo sport e lo spettacolo".

(Unioneonline/F)

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