«La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un'occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire. Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro Governo, abbiamo promosso l'occupazione femminile, i cui risultati - certificati dai dati Istat - ci rendono particolarmente fieri».

Così la premier Giorgia Meloni in occasione della festa della donna, che si celebra in Italia e nel mondo con appuntamenti, cortei, seminari e altre iniziative.

«Tuttavia, non possiamo fermarci qui – prosegue Meloni – Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione per garantire alle donne un futuro migliore in cui possano realizzare pienamente il loro potenziale, senza dover scegliere tra vita e lavoro. Un grazie a tutte le donne per come dimostrano, ogni giorno, il loro impegno, la loro determinazione e la loro infinita capacità di fare la differenza nella società».

AL QUIRINALE – Al Quirinale il ricordo è andato invece alle donne nell’arte, ma non solo, a partire da Grazia Deledda, più volte citata dal presidente Sergio Mattarella nel suo discorso e riprodotta in una gigantografia proprio nella sala in cui si è svolta la cerimonia. Purtroppo si «conferma che le donne – nell'arte come in tanti altri campi - per esprimersi e realizzarsi abbiano dovuto affrontare un supplemento di fatica, un di più di impegno, quasi un onere occulto e inspiegabile sulla loro attività», le parole del presidente Mattarella, che oltre a Deledda ha citato Matilde Serao, Elsa Morante e Natalia Ginsburg. E ancora Alda Merini, Patrizia Cavalli, Carla Fracci, Eleonora Duse, Anna Magnani e Gae Aulenti.

«È questo un fenomeno purtroppo ben noto – ha proseguito Mattarella – ampiamente studiato, che affonda le radici in pregiudizi e stereotipi sulle donne che tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate». Il presidente, che ha parlato di un «mondo grigio e spento» senza la donne, ha quindi ricordato le donne vittime di femminicidio e «l’orrore della morte di Giulia Cecchettin».

MUSEI GRATIS – Oggi, su proposta del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, l'ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà inoltre gratuito

PANCHINE ROSSE – Mentre il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto alla Farnesina di prepararsi a installare in ogni ambasciata d'Italia nel mondo una "panchina rossa". «L'Italia deve mobilitarsi in prima linea per promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile, in particolar modo per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e anche discriminazione a danno delle donne», ha dichiarato il ministro. «Per questo anche nel nostro ministero e in ogni ambasciata deve entrare il simbolo delle panchine rosse». Secondo Tajani, «la panchina rossa è un simbolo, il posto vuoto lasciato nella società da una donna vittima di femminicidio: dobbiamo sederci su quelle panchine e dare il nostro sostegno alle donne, contro la violenza ma anche contro la semplice discriminazione».

IN SARDEGNA –  Fra le altre iniziative a Cagliari (alle 11, sala consiliare Palazzo civico) la consegna del Premio Donna Sarda 2024 ad Anna Maria Montaldo, direttrice del Polo museale d'arte moderna e contemporanea di Milano e già direttrice dei Musei Civici di Cagliari. A Cabras (a partire dalle 18, Cantina Contini) il simposio dell'associazione Donne del Vino dedicato a Michela Murgia.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata