Dramma a Mestre (Venezia), dove una giovane donna si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco davanti alla sede del Tribunale dei minori.

Il gesto sarebbe da mettere in relazione ad un procedimento della giustizia civile che la vede coinvolta.

La giovane aveva infatti con sé un cartello che faceva riferimento all'affidamento della figlia Sofia e al marito, residente nel Trevigiano: "Un padre che ha violentato l'infanzia della sua bambina, ha fatto il massimo per allontanarla e mandarla in comunità".

La donna, subito soccorsa in primis dalle guardie giurate che sorvegliano l'ingresso del Tribunale, è stata portata in ospedale e intubata. Le sue condizioni sarebbero molto gravi.

Oltre ai soccorritori, sul posto è arrivata anche la Polizia, che indaga su quanto accaduto.

(Unioneonline/L)
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