Proseguono senza sosta le ricerche di Viviana Parisi, 43 anni, e del figlio Gioele, 4, scomparsi due giorni fa dopo un incidente stradale sull'autostrada A20 Messina-Palermo, all'altezza della frazione di Torre del Lauro di Caronia.

Anche la scorsa notte polizia stradale, vigili del fuoco, carabinieri, uomini della forestale, protezione civile e volontari con l'ausilio di droni, unità cinofile, esperti di topografia hanno perlustrato le campagne di Caronia e dei paesi vicini, senza però trovarli. Si è cercato di ripercorrere gli itinerari che i due scomparsi avrebbero potuto percorrere, compresi ruderi e casolari abbandonati.

La donna aveva detto al marito di dover andare al Centro Commerciale di Milazzo, ma inspiegabilmente si trovava a più di 100 km di distanza. Dopo un lieve tamponamento con il guard rail ha lasciato l'auto proseguendo a piedi con il bimbo. Nella sua auto sono stati ritrovati i suoi effetti personali.

La Prefettura di Messina ha attivato ieri il piano provinciale di intervento per la ricerca di persone scomparse, e la Procura di Patti ha aperto un'inchiesta per chiarire i contorni della vicenda.

Due le ipotesi più probabili per gli investigatori: quella che la donna, che soffriva di depressione negli ultimi tempi, abbia potuto fare un gesto sconsiderato, oppure che si sia allontanata volontariamente aiutata da qualcuno.

Nel frattempo si cerca anche in due laghetti: sono stati i vigili del fuoco a chiedere l'intervento dei sub dopo avere trovato tracce fresche di passaggi di persone nella zona. Gli invasi sono a una breve distanza dal punto in cui è stata trovata l'auto.

Viviana avrebbe, dunque, scavalcato con il bambino il guardrail e si sarebbe messa in cammino verso la statale 113. Da lì comincia un'ampia area boschiva con un sentiero che conduce ai due laghetti.

Questa è ora la zona in cui si stanno concentrando le ricerche.

(Unioneonline/v.l.)
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