Prendono il via domani gli esami di maturità: oltre mezzo milione di studenti italiani sono chiamati ad affrontare la prima prova, lo scritto di italiano.

Il toto-tema è già partito da qualche giorno: tra le possibili tracce ci sono Antonio Gramsci (del quale quest'anno ricorre l'80esimo anniversario della morte), Luigi Pirandello e Dario Fo.

E proprio sulle tracce, scelte dal ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli ai primi di maggio, ieri è andato in scena un "inconveniente", prontamente ripreso e rilanciato in rete.

Sul sito del ministero è apparsa la scritta "traccie prove scritte", con un orribile errore di ortografia, poi corretto: "Si è trattato di un errore di battitura, un errore materiale che, naturalmente, non doveva esserci", ha scritto il Miur (Ministero istruzione università e ricerca) in una nota, attribuendo la responsabilità al "fornitore tecnico che gestisce l'inserimento dei contenuti".

Il refuso sul sito del ministero
Il refuso sul sito del ministero
Il refuso sul sito del ministero

L'appuntamento è quindi fissato per domattina alle 8.30 ed entro sei ore i ragazzi dovranno consegnare il loro elaborato scelto tra: analisi del testo; saggio breve o articolo di giornale; tema storico; tema di attualità.

Il giorno successivo la seconda prova, specifica per ogni indirizzo (latino al classico, matematica allo scientifico); la terza è invece fissata per lunedì, con i quesiti scelti dalle commissioni delle singole scuole.

Infine, una quarta prova che riguarda gli istituti in cui si sperimenta il progetto Esabac (diploma internazionale riconosciuto in Italia e in Francia) e i licei che hanno sezioni con opzione cinese, tedesca e spagnola.

Per quanto riguarda le ammissioni agli esami, il Miur ha rivelato come a livello nazionale siano del 96,3 per cento, ma la Sardegna è tra le regioni con il numero più basso: il 94 per cento.

(Redazione Online/s.s.)

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