"Dopo 16718 chilometri di bus (più altri su varie imbarcazioni), con qualche chilo in meno noi due e qualcuno in più Andrea, dopo aver visitato nove Paesi, scritto reportage, girato documentari, dopo aver vissuto per sette mesi la vita che sognavamo per nostro figlio, torniamo a casa. Un saluto a un augurio di buon Natale a tutti quanti".

Alessandro Di Battista con un post su Facebook annuncia il suo ritorno in Italia.

L'esponente pentastellato in una diretta ha aggiunto che, una volta tornato, "mi vedrò con Luigi che è come un fratello per me, parleremo e vedremo il da farsi".

"Mi tocca tornare anche un po' per difendermi dalle stronz... che scrivono su di me", aggiunge, riferendosi ai problemi dell'azienda di famiglia, indebitata con il fisco, i dipendenti e i fornitori.

"In sette mesi di viaggio ho speso circa 19mila euro compresi biglietti e regali, se fossimo rimasti a Roma ne avremmo spesi 9600 di affitto, spese escluse. Grazie a Dio questi soldi li abbiamo avuti, ce li siamo guadagnati facendo un sacco di inchieste. Siamo riusciti a spendere poco grazie alle tantissime persone che ci hanno ospitato, più di 50 in tre mesi".

Dibba era atteso in Italia in vista della campagna elettorale per le prossime elezioni europee di maggio 2019.

Obiettivo è fermare l'erosione di consensi del Movimento. Se il "fratello" Di Maio incarna l'anima governativa dei pentastellati, Di Battista è l'uomo di lotta. Quello che può riaccendere la passione dei militanti, dei duri e puri che storcono il naso di fronte alle promesse mancate, da Ilva al gasdotto Tap, in attesa di vedere come sarà il reddito di cittadinanza, che - visti i pochi soldi stanziati - potrebbe rinfocolare ulteriormente i malumori della base.

(Unioneonline/L)
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