Nuova pista sul caso di Denise Pipitone. A spuntare è infatti una nuova lettera anonima scritta, da una persona che nel settembre del 2004, quando è scomparsa Denise, si trovava a Mazara del Vallo.

A renderne noti i contenuti la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”, dopo aver rilanciato gli appelli dell’avvocato e della mamma di Denise al testimone, finora senza un nome.

"Il mese di settembre 17 anni fa io abitavo in quei contorni, orario più orario meno erano le 12.30-13, ho finito di lavorare, mi recavo a casa per andare a mangiare. Mi trovo in via della Pace, a quei tempi c’era il mercato, è stato di mercoledì, c’era una fila indiana di auto, a un certo punto io venivo dalla zona ospedale, via Salemi, salendo da via Pace”, si legge nella lettera.

“Mi esce un’auto ad alta velocità dalla via Mongiolisi – prosegue l’autore - sorpassando le auto in corsia, io venivo dalla via Pace, lui gira a destra, c’erano auto in fila, si mette correndo nella mia carreggiata, mi tocca specchio, auto, io in quel momento faceva caldo, avevo il finestrino aperto, mi sono accostato perché mi ha toccato lo specchietto dell’auto. Guardo dallo specchietto e vedo e sento una bambina gridare: ‘Aiuto mamma, aiuto’”.

"Era un'auto blu scuro con al lato guida il tunisino, il ragazzo di Jessica Polizzi'" scrive l'uomo, ricordando dunque Gaspare Ghaleb, ex fidanzato della sorellastra di Denise processata e assolta per concorso nel sequestro della bambina. "La bambina gridava forte, piangeva dicendo aiuto, ho sentito l'urlo – prosegue la lettera - la bambina, come ho immaginato io era buttata dietro dalla signora che la teneva con i piedi oppure a fianco messa bassa perché la bambina tanto che gridava aiuto che l'altra donna si è girata e le ha messo le mani sulla bocca per non farla urlare”.

"Credetemi io ero fermo e ho visto tutto, ho paura di parlare, ho famiglia e figli ma andate al sicuro, sono loro tre. Sono stati loro al cento per cento", la conclusione.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata