"Lo vuoi sapere cu fu tanno? Io cu Giuseppe", ossia “Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe”.

Sono le parole pronunciate da Anna Corona in un’intercettazione recuperata dai carabinieri di Trapani nel corso delle indagini riaperte pochi mesi fa su Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004, quando aveva poco meno di quattro anni.
Corona, madre della sorellastra di Denise Jessica Pulizzi (assolta in tutti i gradi di giudizio), lo scorso 25 maggio parlava con la figlia Alice a bassa voce, facendo riferimento a un “Giuseppe" che non è stato identificato. Non si sa esattamente di cosa parli ma secondo le parti civili (Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise, rappresentati dagli avvocati Giacomo Frazzitta e Piero Marino) è possibile che si riferisse proprio al sequestro della bimba. 

Secondo una testimone Corona avrebbe anche detto: "A picciriddra morse" ("la bambina è morta", ndr), aggiungendo: "A Piera le si deve bruciare il cuore".

IL NO ALL’ARCHIVIAZIONE – Per questo e altri elementi i legali di parte civile hanno depositato l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Marsala. Il gip di Marsala è chiamato a decidere sulle richieste delle due parti il prossimo 23 novembre.

Nell’indagine non è coinvolta solo Corona ma anche il 53enne mazarese Giuseppe Della Chiave (il cui nome era legato alla testimonianza dello zio Battista Della Chiave, il sordomuto che avrebbe detto di aver visto suo nipote su uno scooter con la piccola Denise in braccio) e i coniugi romani Antonella Allegrini, di 63 anni, e Paolo Erba, di 71. Gli ultimi due indagati solo per false dichiarazioni al pm.

L'opposizione alla richiesta di archiviazione è stata formulata soltanto per Anna Corona. Le parti civili chiedono la prosecuzione delle indagini preliminari.

(Unioneonline/D)

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