Garlasco, sulla porta del garage le impronte di Marco Poggi. Quella di un carabiniere all’ingresso della villetta
L’esame del perito non aggiunge nulla di nuovo alla vecchia ricostruzione e non conferma l’ipotesi della colpevolezza di SempioI carabinieri del Ris nella villa della famiglia Poggi a Garlasco, 27 agosto 2007 (Ansa - EMMEVI PHOTO)
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Appartiene a Marco Poggi l’impronta digitale repertata all’esterno della porta del garage della villetta di Garlasco in cui, il 13 agosto 2007, è stata uccisa Chiara Poggi.
Sono della vittima, invece, le sei impronte trovate su una confezione in cellophane di cereali e su un sacchetto della spazzatura. Sono infine di un carabiniere intervenuto sul luogo del delitto le impronte rinvenute sulla porta d’ingresso della casa.
Questi gli esiti delle analisi effettuate da Giovanni Di Censo, il nuovo perito nominato dalla gip nell'ambito dell'incidente probatorio dell'inchiesta in cui è indagato Andrea Sempio.
Di Censo, lo scorso 26 settembre, è stato incaricato dalla gip Daniela Garlaschelli di effettuare ulteriori esami sia sui fogli di acetato sia sui resti della spazzatura rinvenuta a casa Poggi all'indomani dell'omicidio di Chiara. Le campionature dei trenta fogli di acetato, su cui c'era una cinquantina di impronte, qualche mese fa, dopo essere state sottoposte ad analisi per tentare di estrapolare il Dna, sono andate distrutte. E poiché l'esito di quegli accertamenti è stato che il materiale estrapolato era insufficiente per individuare tracce genetiche, si è proceduto con gli accertamenti dattiloscopici.
Il perito della giudice ha ritenuto utili solo due tracce rinvenute entrambe all'esterno, una sulla porta di ingresso della villetta e l'altra sulla porta del garage: la prima appartiene a un carabiniere intervenuto sulla scena del crimine nell'immediatezza del delitto, la seconda invece a Marco Poggi, il fratello di Chiara. Quanto alle impronte sulla spazzatura, per Di Censo, sono tutte di Chiara: 4 sulla confezione trasparente dei cerali e due - meno definite - sul sacchetto azzurro della spazzatura.
Dunque anche da questo accertamento peritale non sono emersi elementi a sostegno dell'ipotesi coltivata dalla Procura di Pavia, ossia che il colpevole dell'omicidio di Chiara possa essere Andrea Sempio in concorso con altre persone.
(Unioneonline)
