Il presidente del Consiglio di amministrazione e il direttore generale di Banca Sviluppo Economico s.p.a. (Banca Base) sono stati arrestati, e posti ai domiciliari, dai militari della Guardia di finanza di Catania e del nucleo speciale di polizia valutaria nell'ambito dell'inchiesta sul crac dell'istituto di credito.

Notificato inoltre un avviso di conclusione indagini nei confronti di 18 indagati emesso dalla Procura distrettuale.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono, in concorso, bancarotta fraudolenta, falso in prospetto, ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza e aggiotaggio.

Al centro dell'inchiesta lo stato d'insolvenza della banca dichiarato dal Tribunale civile di Catania nel dicembre 2018 e confermato in appello nell'aprile 2019.

L'operazione delle Fiamme Gialle avrebbe consentito di "tracciare la perpetrazione ripetuta di illecite condotte operate dalla governance della 'fallita' banca etnea consistenti in operazioni finanziarie anti-economiche e dissipative del patrimonio societario in dispregio dei vincoli imposti dall'Autorità di Vigilanza".

(Unioneonline/D)
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